Per
una migliore inclusione dell’alunno con disabilità nella classe è
molto importante che:
-l’educatore
instauri una relazione significativa con la classe:
in
un percorso guidato, sia in modo programmato che spontaneo, la classe
impara ‘a fare squadra’, a sentirsi importante e privilegiata ad
avere un compagno ‘speciale’.
-si
possa disporre di momenti dedicati di circa 30 minuti dove proporre
agli alunni, in piccoli gruppi di 4, dei giochi esperienziali.
Imparano
molto dall’esperienza e dall’esempio.
In
tal modo i ragazzi possono riflettere su quanto vivono e stabilire un
buon dialogo/scambio con la figura di riferimento, che funge anche da
filtro tra loro e l’alunno con disabilità.
Obiettivi:
-far
esperire alla classe situazioni per far loro comprendere la
condizione del loro compagno
-fornire
loro strumenti per capire come comunicare con lui ed essere fonte di
aiuto e scambio positivo sia in classe che fuori.
In
tal modo la figura di riferimento diviene sempre più marginale e
l’alunno può essere maggiormente autonomo nella relazione coi
compagni e sentirsi parte integrante attiva del gruppo.
PROPOSTA
INTRODUZIONE:
Abbiamo deciso di proporre questo lavoro per aiutarvi a capire cos’è
la disabilità e per conoscere meglio il nostro compagno.
Gioco1:
ogni ragazzo è bendato in piedi nella stanza. Parte la musica e i
ragazzi devono camminare in silenzio con le braccia ferme lungo il
corpo. Appena la musica si ferma si devono bloccare per poi ripartire
quando risentono la musica.
Al
termine tolgono la benda e in cerchio seduti a terra si condivide
quanto vissuto.
Gioco2:
un ragazzo è bendato e seduto al centro della stanza mentre gli
altri provocano forti rumori intorno a lui.
Dopo
che ogni alunno ha provato cosa significa stare bendato al centro
della stanza rumorosa si condivide quanto vissuto.
CONCLUSIONI
Cosa
abbiamo vissuto? cos’è la disabilità?
Riflettiamo
su cosa vive chi non percepisce la realtà come noi.
Ciò
che per noi è strano per loro è normale.
Ciò
che per noi è normale per loro è strano.
Avere
un alunno con disabilità in classe è una grande ricchezza, perché
regala una marcia in più verso la vita e nelle relazioni con gli
altri.
Riflessioni
varie su come possiamo imparare tanto: ad es. a essere coraggiosi,
superare le paure, osservare con il cuore ed essere d’aiuto nel
modo giusto quando incontriamo qualcuno in difficoltà (si lavora su
quanto emerso da loro).
Al
termine dell’esperienza si propone una riunione plenaria dove ogni
gruppetto condivide con gli altri la propria esperienza.
Si
spiega ai ragazzi cosa significa: inclusione scolastica, bes,
disabilità, chi è l’educatore ecc...e si risponde a eventuali
domande.
E' veramente molto bello osservare come cambia l'atteggiamento dei ragazzi nei confronti del compagno con disabilità, dopo queste piccole esperienze.
Tale proposta può essere poi sviluppata e approfondita con altre proposte: laboratorio emozioni, temi, giochi e incontri a tema.