Mettere le mani nella terra, coltivare delle piante, curarle e vederle crescere è un'esperienza 'terapeutica' che fa molto bene a tutti.
Chi non ha la possibilità di avere un pezzo di terra può sempre cimentarsi in un piccolo orto sul balcone.
Il laboratorio di classe di maggio sarà dedicato proprio a quest'attività, così a fine anno scolastico ognuno si porterà a casa il suo piccolo orto.
Un po' di informazioni.......
Definizione di Ortoterapia
L’Ortoterapia o Terapia orticolturale è un metodo riabilitativo del disagio e della disabilità che appartiene all’ambito delle terapie occupazionali.
Consiste nell’incentivare, nel preparare e nell'affiancare il soggetto nella cura e nella gestione del verde, nella coltivazione di fiori, ortaggi ed altre piante.
Prendersi cura di organismi vivi, possibilmente in gruppo, stimola il senso di responsabilità e la socializzazione. A livello fisico, sollecita l’attività motoria, migliora il tono generale dell’organismo e dell’umore, attenua stress e ansia.
Scopi dell’ortoterapia sono l’acquisizione di abilità, autonomia e competenze, la stimolazione allo sviluppo delle capacità di interazione e partecipazione, il recupero e la valorizzazione delle parti sane dell’individuo.
Ogni progetto riabilitativo nasce dall’esigenza di portare il soggetto a rendersi il più autonomo possibile, a rafforzarne l’autostima per aiutarlo a riconquistare un ruolo attivo nella vita e favorirne l’inserimento in un gruppo.
Una bottiglia d’acqua vuota,
tagliata al quarto o quinto anello partendo dal basso, ti servirà come
piccolo sistema per la coltivazione di alberi, arbusti, piante. Altre bottiglie ti serviranno per confezionare un piccolo innaffiatoio a spinta e delle esche per quelle divoratrici di lumache e chiocciole. Fai attenzione a non ferirti mentre tagli la bottiglia. Per maggiore sicurezza, puoi utilizzare un seghetto per metalli. I denti sottili ed affilati, molto ravvicinati l’uno all’altro, potranno tagliare la plastica senza creare troppe asperità. Esistono bottiglie migliori e peggiori, sta a te trovarle! I professori potranno tagliare le bottiglie col coltello prima dell’inizio delle lezioni, al fine di evitare che gli studenti si feriscano. |
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Come organizzare l’angolo delle erbe aromatiche
Balcone, terrazzo, giardino che sia, è praticamente d’obbligo avere una zona dedicata alle erbe di cucina, le cosiddette piante aromatiche. Questo perché avere in casa gli “odori” è prima di tutto economico (a volte per un mazzetto vengono chieste delle cifre assurde), sano (sappiamo bene come vengono coltivati) e utile (in qualsiasi momento abbiamo gli aromi pronti). Possiamo comprarle tranquillamente adesso. Ma come piantare e disporre le varie piante, per esempio su un balcone? Ecco qualche consiglio, prendendo in considerazione le aromatiche più diffuse e utilizzate.
Le erbe che non possono mancare nel nostro angolo di aromatiche sono quelle classiche: basilico, rosmarino, salvia, timo, a cui possiamo aggiungere senza difficoltà maggiorana, erba cipollina, menta. Ce ne sono tante altre, ma partiamo da queste. Teniamo presente che si tratta di piante perenni, che vivono per molti anni dunque, tranne il basilico, che va ripiantato da zero ogni anno. La prima cosa da ricordare è che le erbe aromatiche sono tipicamente mediterranee: crescono dunque nelle condizioni più tipiche del sud Italia: moltissimo sole e poca acqua. Tenendo a mente questo, sarà più semplice per noi riprodurre queste condizioni nel nostro angolo verde. Pieno sole dunque, per prima cosa.
Secondo fattore: l’acqua. Tra le aromatiche che abbiamo citato, quella che “beve” di più è senz’altro il basilico. Valutate dunque per lui un vaso dedicato molto capiente e innaffiature abbondanti (che per l’estate significa anche due volte al giorno!). Discorso diverso per le altre, che si accontentano di molto meno.
Se dovete piantare le erbe nelle fioriere, ecco qualche accorgimento. Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) diventa un grosso arbusto: vale dunque la pena di dargli un vaso tutto suo, piuttosto capiente (un 35cm di diametro può andare bene per una giovane piantina) unendo al terriccio universale un po’ di sabbia per un drenaggio ideale. In un grosso orcio la pianta assume anche un valore decorativo, visto che manterrà il suo bel fogliame anche in inverno.
Possono essere accoppiate invece salvia e timo, anche loro semi-sempreverdi: il secondo rimarrà un cespuglietto basso o strisciante ai piedi della prima. Il timo (Thymus vulgaris) può essere un po’ capriccioso in fase di radicazione, armatevi di pazienza: quando si ambienterà, comincerà a crescere e non lo perderete più.
Ricordate che la salvia (Salvia officinalis) è soggetta al mal bianco o oidio: non crea problemi a noi che la mangiamo, ma la pianta che viene attaccata da questo fungo cresce stenta e secca le foglie. Per evitare questo spiacevole inconveniente, badate a porre la salvia nella posizione più esposta che avete, all’aria e al sole: questo contrasterà il ristagno d’aria e di umidità che favorisce la crescita del fungo. Se piantata in vaso poi la pianta tende a lignificare, quindi potatela spesso e ogni due o tre anni, sostituitela.
La maggiorana (Origanum majorana) può essere coltivata in vaso o in balconetta, così come la menta (Mentha suaveolens). La menta però richiede più acqua, meno sole, e tende ad essere piuttosto invasiva, creando stoloni sottorranei che occupano tutta la superficie disponibile: tenetene conto se la coltivate con altre piante.
L’erba cipollina (Allium schoenoprasum) è un piccolo bulbo. Per coltivarla (anche in un angolo esposto a nord) una classica balconetta basta e avanza: i fiorellini, che fioriscono tra aprile e maggio, sono tra l’altro molto graziosi. Ideale è tagliarla durante la stagione e lasciarla crescere un pò di più durante l’estate, per avere molti steli in autunno. Potrete a quel punto sminuzzarla con le forbici e conservarla in un sacchetto-gelo in freezer: sarà ottima (molto meglio di quella essicata!) per la cucina invernale e rispunterà, di nuovo baldanzosa, a primavera.
(fiori e foglie- blog di cultura verde)
LABORATORIO DI ORTO
Oggi abbiamo iniziato il primo incontro di laboratorio di orto.
Il tempo a disposizione è di circa 45 minuti, i ragazzi sono divisi in 2 gruppi di 8 ciascuno.
Dopo una veloce introduzione e la distribuzione di un piccolo fascicolo informativo che leggeremo e consulteremo andando avanti, ci siamo confrontati sulle nostre conoscenze in tema orto e piante. I ragazzi hanno compilato un breve questionario e abbiamo iniziato subito a seminare nelle vaschette.
Ogni ragazzo ha portato con sè un quadernetto che sarà il diario del suo orto.
I fascicoli contengono: la tabella delle consociazioni, come fare un orto, gli attrezzi necessari, le erbe aromatiche e come preparare le palline d'argilla. |
In ogni vaschetta c'è un solo tipo di semi, l'obiettivo e': imparare dall'esprienza e a fine laboratorio ognuno preparare il proprio orto in cassetta, scambiando le piantine necessarie con gli altri compagni.
Abbiamo letto insieme sulle bustine di sementi, come vanno seminati: la profondità e la distanza e segnato tutto sul nostro diario personale.
Poi abbiamo annaffiato e disposto le vaschette su dei tavoli in una grande aula luminosa.
Avevamo a disposizione delle piantine di erba cipollina e timo che abbiamo diviso per crearne di più, così poi verranno distribuite.
Ora dobbiamo attendere, cercando di mantenere sempre le vaschette annaffiate (non troppo).
Cresceranno delle bellissime piantine (speriamo)!!!!!!
Cartoncino di recupero e rosso, stecchini da spiedini, alluminio e colla |
Costruiamo dei semplici...... |
...Cartellini per i nomi delle piantine. |
Dopo neanche una settimana dalla semina, sono già spuntate le prime piantine.
Nasturzio |
Valeriana |
Fagioli |
E' scientificamente provato che la luce lunare penetra molto più profondamente nel terreno di quanto sia in grado di fare la luce solare, influendo positivamente sul processo germinativo dei semi.
Che sia vero oppure no, sono tanti i contadini che credono nell’influenza delle fasi lunari sulle pratiche agricole poiché esse avrebbero una stretta attinenza con la circolazione delle linfe nelle piante e con il foto-periodismo (la durata del periodo di illuminazione giornaliera).
In generale si suppone che la luna crescente favorisca lo sviluppo vegetale delle piante, poiché le linfe tendono a risalire verso la superficie; questo è il tempo del raccolto e della crescita. Al contrario, con la luna calante i succhi si ritirano verso le radici e la terra è feconda; questo è il tempo della semina e delle radici.
Luna nuova (o ‘luna nera’): la Terra si frappone tra Sole e Luna, e la sua ombra oscura buona parte della superficie lunare. Cosa fare: seminare la cicoria e innestate a spacco pruni e ciliegi.
Luna crescente: è la classica mezzaluna caratterizzata dalla gobba ‘a ponente’, questa luna inizia a crescere circa 1 settimana dopo la luna nuova. Cosa fare: trapiantate lattuga, cipolle, patate e fragole, seminate pomodori, cavoli invernali e cavolini di Bruxelles, invidie e rape; seminate calendule, convolvoli, papaveri, zinnie e viole, trapiantate gigli, campanule e crisantemi.
Luna piena: fase in cui la lune è completamente illuminata e sferica. Cosa fare: mettere a dimora aglio bianco, cipolla bianca e rossa, carote, lattuga estiva, radicchio, piselli e asparagi; piantate i tuberi di dalia.
Luna calante: 3 settimane dopo la fase di luna nuova la gobba è a ‘levante’. Cosa fare: seminare piselli, prezzemolo, basilico ed erbe aromatiche, potate meli, peri e viti.
Basandosi sulle fasi lunari, dunque, la tradizione contadina consiglia di attendere la luna crescente per seminare tutti gli ortaggi che crescono al di sopra del terreno; con la luna calante ci si può dedicare alla semina degli ortaggi che crescono sotto terra e delle verdure con crescita a cespo.
In particolare, con la luna crescente si può:
- seminare i cereali
- seminare ortaggi da frutto e da foglia
- potare gli alberi deboli
- raccogliere erbe officinali
- raccogliere ortaggi da frutto (fagioli, piselli, lenticchie, soia, mais, pomodori, peperoni, cetrioli, zucchine, zucchini…)
- raccogliere ortaggi da radice (barbabietola, rapa, carota, ravanello)
- effettuare innesti a spacco
- seminare e trapiantare ortaggi da radice taglio di legna da costruzione
- potare alberi in pieno vigore, sfrondare
- effettuare innesti a gemma
- raccogliere frutta e verdura a bulbo (cipolla, aglio, scalogno…)
- vendemmiare
- mietere
Anche la preparazione del vino segue una rigida scaletta ritmata dai movimenti della luna, sopratutto per quanto concerne la fase di imbottigliamento. Per ottenere vini frizzanti, ad esempio, la tradizione consiglia di imbottigliare al primo quarto in fase di luna crescente; per i vini da invecchiamento il suggerimento è quello di imbottigliare all’ultimo quarto in fase di luna calante; con la luna piena il momento è propizio per imbottigliare qualsiasi tipo di vino.
Dunque il metodo contadino basato sul calendario lunare non avrà un fondamento scientifico vero e proprio, sarà senza dubbio discutibile e anche un po’ ‘buffo’ se pensiamo alle moderne tecniche agricole a disposizione; tuttavia siamo convinti che il ritorno ai ritmi lunari sia un modo valido di prendersi cura dell’orto o del giardino, che per secoli è stato usato dai contadini di tutte le latitudini.
Solo evitando l’uso di fertilizzanti, concimi e pesticidi chimici, a cui ormai, purtroppo, siamo talmente abituati da non distinguere più il vero sapore, si produrranno frutti sicuri, naturali e salutari.
Oggi semineremo altri tipi di verdure e fiori.
Ci siamo divertiti molto e nonostante il poco tempo a disposizione abbiamo seminato molte verdure e fiori. Dalla lattughina da taglio alle cipolle, ai rapanelli e altro nasturzio.
Abbiamo osservato e annotato sul diario informazioni utili e progressi.
Cipolle che ci serviranno per gli angoli del nostro orto-cassetta, perchè tengono lontani i parassiti della terra. |
fiori di campanelle |
La cicoria e la lattuga andrebbero seminate in luna calante, (per ritardare l’emissione dei fiori) ma le varietà da taglio possono essere seminate in luna crescente perché si raccolgono e si consumano molto prima che la pianta inizi a fiorire. Zucchini e fagioli si possono seminare senza problemi. Se però avete intenzione di seminare fagioli rampicanti, allora fatelo subito perché siete quasi al limite del tempo utile e questa luna è l’ultima possibile: la prossima sarebbe già un poco tardi.
Ragazze simpatiche e volenterose all'opera |
E un gradito ospite (solo perchè non è vero) |
Esperimento di semina in bottiglia: riciclo creativo>:
Abbiamo tagliato la bottiglia di plastica |
Abbiamo messo l'acqua e inserito la parte superiore capovolta |
Riempito di terra |
Seminato i fiori |
Questo è invece il sistema per alloggiare la piantina, dopo che il seme ha germinato, perchè è importante garantire il drenaggio dell'acqua. Infatti sul fondo della bottiglia sono praticati dei fori che fanno defluire l'acqua in eccesso, sotto la bottiglia si mette un piattino o un vassoio di polistirolo.
Un po' di decorazioni....
Stamattina (lunedì) al rientro a scuola abbiamo avuto delle bellissime sosprese. Nonostante il maltempo del fine settimana (neve) il nostro orto ha fatto dei grandi progressi.
In pochi giorni sono cresciuti: lattuga, prezzemolo, rapanelli e tutto il resto è raddoppiado di dimensione.
lattughina da taglio |
zucche e valeriana |
rapanelli |
fagioli |
prezzemolo e zucchine |
gli ortolani più simpatici e vivaci del mondo |
Ecco un gruppo di ortolani volenterosi e simpatici della nostra scuola.
Oggi abbiamo seminato altre verdure e fiori e ci siamo divertiti.
A. ha avuto una bellissima idea e ve la mostro:
Ha tagliato una bottiglia, riempito le due parti e unite con il cordoncino dopo aver praticato dei buchi con la fa-buchi. |
Il tappo è forato (con chiodo e martello) . |
Il nostro orto sta diventando proprio grande, la settimana prossima inizieremo gli orti in cassetta.
http://www.viviconsapevole.it/articoli/le-palline-di-argilla-di-fukuoka.php
Ecco qui la ricetta che abbiamo scelto:
1/2 parte di semi
7 parti di terriccio
1 parte di argilla
2 parti di acqua
Come prima volta abbiamo utilizzato una tazza come misurino, per misurare le parti.
Abbiamo sciolto l'argilla nell'acqua |
preparato la terra |
preparato un misto di semi |
Messo i semi nella terra |
e mescolato |
Messo l'argilla nella terra |
Mescolato bene |
e infine ecco le palline..... |
a essiccare... |
Oggi nevica.....si si ....ma le nostre verdure sorridono perchè stanno all'interno al calduccio..meno male, almeno questo orto è salvo..
Le palline ormai essiccate pronte per riinverdire il mondo!!
Oggi siamo arrivati alla fine del laboratorio ma all'inizio della nostra avventura da veri ortolani.
Abbiamo 'costruito' i nostri orti in cassetta e premiato l'orto più bello!
Nelle cassette di legno abbiamo messo a dimora le piantine |
Fagioli, zucchine, insalatina da taglio, cipolle bianche, timo e anche una pallina d'argilla...così nell'orto ci sarà anche una sopresa!!!! |
Ogni ragazzo così può portare a casa il suo piccolo orto. Se ne avrà cura, potrà vivere tutta l'estate e ragalare della buona verdura.
Sarebbe meglio utilizzare delle cassette più profonde e mettere sul fondo un pezzo di sacco di iuta, in modo che l'acqua possa drenare ma la terra rimane a posto.
Concludendo....
Che bella esperienza questo laboratorio di orto!!!
Ci siamo divertiti, abbiamo imparato molte cose, siamo stati insieme, abbiamo avuto molta soddisfazione. Ci scambieremo le foto di quello che spunterà dalla semina delle palline di creta.
Ora i nostri piccoli orti hanno tutta l'estate per crescere e regalarci altre emozioni, l'importante è prendersene cura. Finiamo l'esperienza con banchetto con ricette di frutta e verdura e consenga dei diplomi di bravi ortolani!!!!!
Buona estate!!!!!!!!!!!
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