l'orto a scuola

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giovedì 25 ottobre 2018

inclusione scolastica- il lavoro con la classe


Per una migliore inclusione dell’alunno con disabilità nella classe è molto importante che:
-l’educatore instauri una relazione significativa con la classe:
in un percorso guidato, sia in modo programmato che spontaneo, la classe impara ‘a fare squadra’, a sentirsi importante e privilegiata ad avere un compagno ‘speciale’.
-si possa disporre di momenti dedicati di circa 30 minuti dove proporre agli alunni, in piccoli gruppi di 4, dei giochi esperienziali.
Imparano molto dall’esperienza e dall’esempio.

In tal modo i ragazzi possono riflettere su quanto vivono e stabilire un buon dialogo/scambio con la figura di riferimento, che funge anche da filtro tra loro e l’alunno con disabilità.

Obiettivi:
-far esperire alla classe situazioni per far loro comprendere la condizione del loro compagno
-fornire loro strumenti per capire come comunicare con lui ed essere fonte di aiuto e scambio positivo sia in classe che fuori.

In tal modo la figura di riferimento diviene sempre più marginale e l’alunno può essere maggiormente autonomo nella relazione coi compagni e sentirsi parte integrante attiva del gruppo.

PROPOSTA

INTRODUZIONE: Abbiamo deciso di proporre questo lavoro per aiutarvi a capire cos’è la disabilità e per conoscere meglio il nostro compagno.

Gioco1: ogni ragazzo è bendato in piedi nella stanza. Parte la musica e i ragazzi devono camminare in silenzio con le braccia ferme lungo il corpo. Appena la musica si ferma si devono bloccare per poi ripartire quando risentono la musica.

Al termine tolgono la benda e in cerchio seduti a terra si condivide quanto vissuto.

Gioco2: un ragazzo è bendato e seduto al centro della stanza mentre gli altri provocano forti rumori intorno a lui.

Dopo che ogni alunno ha provato cosa significa stare bendato al centro della stanza rumorosa si condivide quanto vissuto.

CONCLUSIONI

Cosa abbiamo vissuto? cos’è la disabilità?
Riflettiamo su cosa vive chi non percepisce la realtà come noi.
Ciò che per noi è strano per loro è normale.
Ciò che per noi è normale per loro è strano.

Avere un alunno con disabilità in classe è una grande ricchezza, perché regala una marcia in più verso la vita e nelle relazioni con gli altri.


Riflessioni varie su come possiamo imparare tanto: ad es. a essere coraggiosi, superare le paure, osservare con il cuore ed essere d’aiuto nel modo giusto quando incontriamo qualcuno in difficoltà (si lavora su quanto emerso da loro).


Al termine dell’esperienza si propone una riunione plenaria dove ogni gruppetto condivide con gli altri la propria esperienza.
Si spiega ai ragazzi cosa significa: inclusione scolastica, bes, disabilità, chi è l’educatore ecc...e si risponde a eventuali domande.

E' veramente molto bello osservare come cambia l'atteggiamento dei ragazzi nei confronti del compagno con disabilità, dopo queste piccole esperienze.

Tale proposta può essere poi sviluppata e approfondita con altre proposte: laboratorio emozioni, temi, giochi e incontri a tema.